Nella cucina siciliana il termine “caponata” indica un insieme di ortaggi, di solito melanzane, condite con una salsa leggermente agrodolce fatta con pomodoro, cipolle, sedano, capperi e olive. Sembrerebbe che la parola derivi da “capone”, termine con cui in passato veniva chiamata la lampuga, un pesce pregiato preparato con questo condimento e consumato nelle tavole dell’aristocrazia. Nella cucina popolare e contadina invece, il costoso pesce era sostituito con le melanzane, più economiche e, aggiungerei, più buone, sane e cruelty-free!
700 g melanzane (1 grossa o 2 piccole) | |
1 cipolla grande | |
2 gambi di sedano | |
60 g olive verdi denocciolate | |
30 g capperi sotto sale (pesati dopo averli sciacquati e strizzati) | |
300 g polpa di pomodoro a pezzetti | |
4 cucchiai di aceto bianco | |
2 cucchiai di zucchero | |
olio evo, sale, basilico fresco per decorare |
Di questo piatto tipico della cucina siciliana esistono infinite versioni. Questa è molto semplice, a base principalmente di melanzane che tradizionalmente andrebbero fritte ma che io propongo invece di cuocere preventivamente in forno per poi insaporirle con il condimento in padella. Garantisco che il risultato è ugualmente ottimo ma molto più leggero!
1. | Tagliate le melanzane a cubetti regolari non troppo piccoli, disponeteli sulla placca del forno ricoperta di carta forno, conditele con poco sale e e un filo d'olio, mescolatele e fatele cuocere in forno a 200 gradi per una ventina di minuti, rigirandole a metà cottura. |
2. | Nel frattempo preparate il condimento facendo rosolare in una padella capiente con un po’ d’olio la cipolla tagliata a fettine sottili e il sedano a pezzetti, fino a quando si saranno ben ammorbiditi. |
3. | Quando le melanzane saranno cotte versatele nella padella insieme alle cipolle e al sedano e unite le olive tagliate a rondelle e i capperi. Fate insaporire un minuto mescolando e poi aggiungete la polpa di pomodoro e 200 ml d’acqua. |
4. | Coprite e fate cuocere per una decina di minuti fino a quando il sughetto si sarà un po’ ristretto ma non completamente asciugato. A fine cottura unite lo zucchero e l’aceto (di mele se preferite un sapore più delicato, di vino bianco per un gusto più deciso). |
5. | Mescolate e spegnete il fuoco. Fate raffreddare prima di servire, è un piatto che va mangiato a temperatura ambiente e non caldo, il giorno dopo è ancora più buono |
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